Arte orafa napoletana
L’oreficeria è l’arte della lavorazione dell’oro e di altri metalli preziosi come l’argento e il platino per ottenere oggetti d’arte. L’arte orafa è sempre collegata alla gioielleria in cui i manufatti preziosi sono legati tra loro con pietre preziose. L’oro per la sua malleabilità è stato uno dei primi metalli ad essere fuso per ottenere monili e decorazioni per abbellire corpi, visi ma anche luoghi sacri. Da arte antichissima nel corso degli anni ha saputo rinnovarsi mantenendo fede alle tecniche più antiche per la produzione come il cesello, lo stampo, la filigrana, la baccellatura solo per citarne alcune.
In tantissime città l’arte orafa si è sviluppata diventando centro di eccellenza, in particolare a Napoli un intero quartiere è dedicato all’arte orafa, il famoso Borgo degli Orefici. I laboriosi orafi napoletani, nelle loro piccole botteghe si tramandavano di generazione in generazione la propria arte creando veri capolavori in parte oggi conservati nei Musei Diocesani del Duomo di Napoli.
L’arte orafa napoletana fu una delle prime corporazioni a costruirsi a Napoli. Fu Federico II nella seconda metà del secolo XIII, decise di introdurre le prime regole, determinando il valore minimo dell’oro proprio per garantire la qualità orafa napoletana. In seguito, Carlo II d’Angiò, con la stesura del primo Statuto e con l’introduzione dell’obbligo per gli orafi dell’uso del punzone, strumento adoperato ancora oggi per “firmare” gli oggetti realizzati, introdusse nuovi elementi ad ulteriore garanzia della produzione orafa napoletana.Si deve, inoltre, alla Regina Giovanna il riconoscimento ufficiale delle Associazioni degli orafi che in maniera spontanea erano state costituite per tutelare l’arte orafa.
L’arte della lavorazione dei metalli preziosi e delle pietre nata dapprima come arte dei cortigiani, grazie all’altissima qualità ed abilità dei suoi artigiani ha saputo rinnovarsi nel corso dei secoli fino ai giorni nostri, adornando con monili unici al mondo donne e uomini di mezzo mondo che amano la sapiente arte orafa della scuola napoletana. Infatti negli anni anche il concetto stesso di arte si è evoluto, adeguandosi agli stili e le mode. I gioielli oggi sono sempre più essenziali e di design le forme squadrate ma importanti, i tagli netti e lucidati per dare estrema modernità e quel senso di assoluta essenzialità proprio dell’arte contemporanea.
Oggi l’arte campana si è sposata nel polo delle arti del Tarì in cui si raccolgono e uniscono i più famosi mastri dell’arte orafa, uniti in uno spazio che permette collaborazione di idee e nascita continua di progetti.
Gioielli o opere d’arte da portare in giro, da mostrare fieri sapendo di possedere un manufatto di puro artigianato, un pezzo unico.
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